Sabato 1 marzo ho avuto il piacere di assistere allo spettacolo teatrale "Testa di rame", scritto da Gabriele Benucci e Andrea Gambuzza, per la regia di Omar Elerian, con Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza.
La narrazione si svolge nella Livorno del 1945, e tramite i monologhi di Scintilla, un palombaro, e di Rosa, sua moglie, si narra la vita, la speranza, le aspettative e l'amore dei due protagonisti.
Scintilla, un palombaro dedito al suo lavoro, una figura che alla fine della guerra serviva per recuperare tutto quello che giaceva silente nelle profondità del mare, così da ripulirne i fondali e ridare nuova vita ai porti, cercando di cancellare le macerie della guerra stessa.
Rosa, la moglie del palombaro, che lo aspetta a casa, un po' fedele al suo marito e un po' ribelle nel cercare di ottenere da lui quello che vuole.
Due monologhi che si intrecciano fino alla fine, ben articolati, ben recitati, tanto da essere agitati e ansiosi e arrabbiati quando parla Rosa, tanto da andare in apnea insieme a Scintilla quando racconta delle sue immersioni.
Bravissimi gli attori, che non conoscevo fino a che non ho visto lo spettacolo, molto carina e divertente la storia.
Se vi capita andate a vederlo, perchè merita al 100% il costo del biglietto!
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